Con la comparsa del Covid-19 si è sentito parlare sempre più spesso di sanificazione ambientale, ma nonostante questa sia diventata un’attività quasi all’ordine del giorno, vi è ancora tanta confusione tra attività di sanificazione, pulizia e disinfezione. Cerchiamo di fare innanzitutto chiarezza su queste attività diverse ma complementari.
Disinfezione: è l’insieme di quelle attività che mirano a ridurre la carica batteriologica presente su oggetti e superfici da trattare; una riduzione che mediante la normale attività di pulizia non riusciremmo ad ottenere.
La sanificazione ha lo scopo di eliminare agenti patogeni, batteri, muffe e virus, per riportare la carica microbica e virale entro degli standard considerati ottimali.
Il risultato dell’attività di sanificazione è, quindi, restituire al cliente un ambiente più sano e salubre. Va sottolineato che questa attività è solo lo step successivo ad attività di pulizia e disinfezione, perché sanificare un’ambiente senza averlo prima pulito renderebbe vano ogni investimento.
I vantaggi della sanificazione ambientale sono molteplici.
Oltre alla fondamentale salvaguardia della salute degli individui, bisogna evidenziare anche i vantaggi da un punto di vista economico, impattando in modo positivo sui costi aziendali.
Avere un’ambiente di lavoro sanificato ostacola maggiormente la diffusione di virus e pertanto noterai una riduzione delle malattie del tuo personale.
La sanificazione ambientale non deve essere considerata come un’attività straordinaria da attuare all’occorrenza, ma va inquadrata in una visione di vera e propria manutenzione degli spazi di lavoro da programmare su base settimanale, quindicinale o mensile, a seconda delle esigenze, delle attività e del passaggio di persone negli ambienti.
Sanificare gli ambienti di lavoro deve diventare una prassi sia alla luce degli eventi legati alla situazione pandemica, che in un’ottica di maggior produttività aziendale.